Italiani al voto. Programmi elettorali in pillole

Amici, ormai solo poche ore ci separano dall’avvenimento che deciderà il nostro destino per i prossimi 5 anni, le Elezioni Politiche Italiane. Perciò ho deciso, per oggi, di tralasciare le notizie che hanno stuzzicato la mia curiosità da stamane, per fornirvi una guida utile ed esaustiva dei temi cardine di questa campagna elettorale promossi dai rispettivi Partiti, al fine di favorire una comprensione globale (anche se sintetica) degli stessi.

Per tale scopo, ho scelto una scheda elaborata dal Sole 24 Ore che indica le proposte avanzate dai partiti in corsa, rispetto ad 8 punti nevralgici. 

Il voto libero non può prescindere da un’approfondita informazione sui programmi… …Anche se questi, almeno per il momento, sono soltanto parole.

 

Fisco: 

Fisco

 

PD-SEL-PSI 

Per la coalizione di centrosinistra l’obiettivo è quello di abbassare la prima aliquota Irpef dal 23 al 20%. In prospettiva va ridotto anche il prelievo fiscale sui redditi di lavoro, autonomo e dipendente: Bersani ha più volte parlato di taglio del cuneo fiscale. Per le imprese si punta al ritorno del bonus ricerca e sconti sugli utili reinvestiti. L’alleggerimento della pressione fiscale sui redditi dovrà essere essere realizzata con i proventi della lotta all’evasione attraverso la riqualificazione della fedeltà fiscale
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

PDL-LEGA 
Il programma del centrodestra si propone di arrivare a ridurre la pressione fiscale di cinque punti (uno all’anno) entro la fine della prossima legislatura. E poi un’Irpef con due sole aliquote: il 23% per i redditi fino a 43mila euro e 33% per i redditi superiori a questa soglia. Cancellazione dell’Irap sul costo del lavoro, dando priorità alle piccole imprese e agli artigiani. Totale deducibilità delle spese per l’istruzione dei figli. Lotta all’evasione giusta e liberale. Concordato fiscale preventivo e meno poteri a Equitalia
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

SCELTA CIVICA 
Riduzione dell’Irpef a partire dai redditi medio-bassi.L’obiettivo di legislatura di Scelta civica è una riduzione del gettito Irpef di oltre 15 miliardi. Deduzioni crescenti con il numero di figli e decrescenti con il reddito. Assegni familiari per i redditi molto bassi. Irap dimezzata dal 2017 e rafforzamento del credito d’imposta per ricerca e innovazioni di prodotto, e detassazione di salari e produttività. Le risorse dovranno arrivare dal contrasto all’evasione tramite l’apposito Fondo il cui avvio è previsto nel 2014
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

MOVIMENTO 5 STELLE 
Il prelievo fiscale non va fatto alla fonte, ogni contribuente dichiara una volta all’anno le sue entrate. Nessuna differenza tra lavoro dipendente e non dipendente.Da abolire gli studi di settore perché nessuno può sapere in anticipo quanto guadagnerà. Il rischio è di dover pagare tasse per redditi spesso non percepiti. Grillo vuole inoltre chiudere Equitalia e abolire il redditometro. Gli evasori vanno perseguiti, in particolare quelli grandi, protetti dallo scudo fiscale
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
L’obiettivo è una patrimoniale progressiva che colpisca le grandi ricchezze immobiliari e finanziarie, in particolar modo il 5% della popolazione super ricca. Si punta quindi ad alleggerire la pressione fiscale sul lavoro e sull’impresa ed aumentarla sulle rendite e i grandi patrimoni. Estendere la legge antimafia alla lotta all’evasione: in presenza di una spudorata evasione, sarebbe sufficiente un indizio per procedere al sequestro dei beni patrimoniali, salva la possibilità di fornire la prova contraria
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Fare per fermare il declino punta a cancellare l’Irap in cinque anni, mentre per l’Irpef l’obiettivo è quello di ridurla di almeno il 30% nell’arco della legislatura, eliminando questa imposta per la metà più povera dei contribuenti. In generale si vuole ridurre la pressione fiscale di cinque punti in cinque anni. Il recupero dell’evasione fiscale deve essere destinato alla riduzione delle imposte. Da riformare il sistema sanzionatorio, amministrativo e penale. Mai più condoni fiscali
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Realizzabilità: MEDIA

 

Imu:

Imu

 

PD-SEL-PSI 
Ridurre l’Imu per i redditi più bassi con un’esenzione generalizzata per le abitazioni principali per le quali i contribuenti hanno versato 400-500 euro. Intervento da finanziare con un prelievo aggiuntivo sui patrimoni immobiliari di valore superiore a 1,2-1,5 milioni di valore catastale, cioè almeno 3 milioni di valore commerciale. Per i beni strumentali delle imprese l’aliquota da applicare dovrà essere quella per le abitazioni principali
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PDL-LEGA 
Abolizione Imu sull’abitazione principale e restituzione di quella versata nel 2012 (8 miliardi il valore dell’intera operazione), un impegno messo nero su bianco da Berlusconi nelle lettere inviate in questi giorni ai contribuenti. La copertura della restituzione dell’Imu sarebbe assicurata dalla chiusura dell’accordo con la Svizzera per la tassazione delle attività finanziarie lì detenute, anche se il governo elvetico non ritiene che un accordo possa entrare in vigore prima del 2015
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Realizzabilità: BASSA

SCELTA CIVICA 
La proposta di Scelta civica è quella di una rimodulazione dell’imposta municipale sugli immobili a partire da quest’anno: aumentando la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro,raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio, introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità. In totale la riduzione del gettito Imu sarà di circa 2,5 miliardi
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MOVIMENTO 5 STELLE 
Il Movimento 5 Stelle come il Pdl e anche Rivoluzione civile è favorevole dell’abolizione dell’imposta municipale che colpisce gli immobili, con riferimento all’abitazione principale. Fermamente contrario all’Imu sulla prima casa («lo dico da un anno») Beppe Grillo ha sostenuto più volte – in molti dei suoi interventi in piazza durante il suo Tsunami tour– che la prima casa deve essere impignorabile come bene primario
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RIVOLUZIONE CIVILE 
Anche nel programma di Rivoluzione civile, come in quello del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, si parla di eliminare l’Imu sull’abitazione principale. E di estenderla invece agli immobili commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie. Un intervento da completare, per il movimento guidato da Antonio Ingroia, con una patrimoniale sulle grandi ricchezze immobiliari e finanziarie
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Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Il programma prevede che l’imposta municipale vada rivista in due direzioni: l’Imu deve diventare il pilastro della fiscalità locale e dunque il suo gettito deve rimanere interamente nelle mani degli enti locali; per quel che riguarda le imprese, si intende operare una riduzione dell’aliquota per i beni strumentali delle imprese e riformare la tassazione patrimoniale sui fabbricati agricoli, cancellando gli aumenti degli ultimi anni
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Conti e tagli di spesa:

Conti e tagli di spesa

 

PD-SEL-PSI 
Verifica sullo stato dei conti pubblici alla luce di uno scenario macroeconomico in peggioramento rispetto a quello della Nota di aggiornamento al Def. Se servirà una correzione lo si scoprirà da questo check. Sul fronte europeo l’impegno è di rispettare il fiscal compact tentando però di riaprire una trattativa per renderlo ancor più flessibile alla congiuntura. Si parla poi di riqualificazione della spesa pubblica e non di spending review 
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PDL-LEGA 
Confermato l’impegno del pareggio di bilancio, si deve aprire un confronto per renderlo sostenibile in un contesto ancora recessivo. E, soprattutto, con il programmatico impegno di agire subito per ridurre il carico fiscale. Duplice la strada da battere: un attacco al debito per portarlo al 100% del Pil in 5 anni con privatizzazioni e interventi one off, e un taglio maxi sulla spesa da 16 miliardi l’anno sempre nel quinquennio 
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Realizzabilità: BASSA

SCELTA CIVICA 
Massima continuità con l’azione di Governo sostenuta negli ultimi 13 mesi: pareggio di bilancio da difendere, ma nessuna correzione, almeno per ora. Sul debito vale il piano Grilli, con dismissioni da 14-15 miliardi l’anno e rispetto del piano di riduzione previsto dal fiscal compact. Sulla spesa: avanti con il ciclo di spending review avviato lo scorso anno e ulteriori interventi di riqualificazione delle uscite correnti, prima di tutto quelle statali 
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MOVIMENTO 5 STELLE 
Assoluta discontinuità con la gestione dei conti dello Stato e gli impegni presi a livello Ue (fiscal compact). Il pareggio di bilancio non è considerato obiettivo strategico mentre lo è la riduzione dello stock del debito, che va perseguita con una drastica riduzione dei costi di funzionamento degli apparati, a partire dai cosiddetti costi politici. Forte enfasi sull’uso di tecnologie Ict per l’accesso a informazioni e servizi senza intermediazioni 
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Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Il fiscal compact deve essere subito oggetto di una nuova trattativa europea per modificarlo e il pareggio di bilancio, conseguentemente, non deve essere considerato un vincolo. Anche sull’abbattimento del debito non c’è grande enfasi: importante è non tagliare le spese per prestazioni sociali e istruzione. Le risorse che lo Stato dovrà reperire passano per una patrimoniale sulle grandi ricchezze e il recupero dei patrimoni delle mafie 
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Nessun vincolo europeo deve pesare sulla gestione della finanza pubblica, neppure il rispetto del pareggio di bilancio; semmai questi patti Ue vanno ridiscussi. Sul debito l’ipotesi è una riduzione dello stock al 100% del Pil con un massiccio piano di dismissioni (anche delle quote di controllo nelle società partecipate). Sulla spesa c’è un programma di interventi di tagli che parte da 12,2 miliardi nel 2013 per salire fino a 39,6 nel 2015 
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Lavoro:

Lavoro

 

PD-SEL-PSI 
L’articolo 18, confermato nella «formulazione tedesca» non sarà riscritto. Il programma del centro sinistra punta poi a rendere meno costoso il contratto a tempo indetermina

to, e a ritoccare la riforma Fornero che ha aumentato i contributi sui contratti atipici (invece di alleggerire quelli stabilizzati). Si propone inoltre di alleggerire la tassazione sul lavoro, attingendo dalla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari. E quanto alle pensioni, c’è la promessa a completare la copertura per gli esodati 
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Realizzabilità: ALTA

PDL-LEGA 
Ritorno alla legge Biagi, e a un nuovo «Statuto dei Lavori», azzerando i vincoli introdotti dalla legge 92 su contratti a termine e partite Iva. Si punta poi a sviluppare la contrattazione aziendale e territoriale, con detassazione del salario di produttività. Ampio sostegno all’apprendistato; e alle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato verrà riconosciuta una detrazione dei contributi per i primi 5 anni. Sostituzione dei sussidi alle imprese con una equivalente riduzione delle tasse su lavoro e produzione 
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Realizzabilità: BASSA

SCELTA CIVICA 
Superamento del dualismo tra protetti e non protetti, con la sperimentazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato meno costoso e più flessibile. Senza ridurre i contratti a uno solo: sì a contratti a termine e a forme flessibili, se correttamente applicate. Per dare ossigeno alle imprese si propone poi di far leva su una incisiva riduzione del cuneo fiscale collegata ad alcune linee guida per la contrattazione collettiva aziendale per dare risposte adeguate alle esigenze di flessibilità e dei processi produttivi 
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MOVIMENTO 5 STELLE 
Il Movimento 5 Stelle propone l’abolizione della legge Biagi, colpevole secondo l’ex comico genovese di aver gonfiato la bolla del precariato degli ultimi anni. L’altra proposta “forte” è quella di introdurre un sussidio di disoccupazione garantito, di carattere universale. L’importo sarebbe di mille euro e da erogare per tre anni, in modo tale da aiutare le persone in difficoltà (perché perdono il lavoro). Si punta poi a incentivare le imprese che utilizzano il telelavoro 
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Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Rivoluzione Civile, in coerenza con l’iniziativa referendaria lanciata da Antonio Di Pietro (assieme a Sel), chiede l’abrograzione delle nuove regole sull’articolo 18 introdotte con la legge 92. Oltre al ripristino pieno delle tutele reali previste dall’originario Statuto dei lavoratori. Si punta poi a introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati, sul modello di quanto accade nei principali Paesi europei. Altri punti del programma: lotta alla precarietà e aumento delle retribuzioni con il recupero del fiscal drag
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Realizzabilità: MEDIA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Maggiore flessibilità in entrata nel pubblico impiego, che dovrebbe essere governato dalle stesse regole del settore privato. Si propone poi che tutti i lavoratori, a prescindere dalla dimensione dell’impresa di appartenenza, godano di un sostegno al reddito in caso di disoccupazione e di strumenti di formazione che permettano (e incentivino) la ricerca di un nuovo impiego. Critiche pure alla legge Fornero, che ha irrigidito la flessibilità in entrata, e rischia di produrre più disoccupazione
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Realizzabilità: ALTA

 

Sviluppo e industria:

Sviluppo e industria

 

PD-SEL-PSI 
Nuova lenzuolata di liberalizzazioni: dalle professioni ai farmaci, dai carburanti all’energia; e poi banche, trasporti e poste, assicurazioni, commercio. Prevista l’introduzione di sconti fiscali sugli utili che le imprese decidono di reinvestire in azienda. Si punta a un piano Industria 2020 per promuovere un programma di alfabetizzazione digitale per le Pmi. Tre miliardi della programmazione dei fondi Ue 2014-2020 dovrebbero essere impiegati per portare fibra ottica nelle scuole e nelle strutture sanitarie 
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PDL-LEGA 
Si punta al riorientamento degli attuali sussidi alle imprese, da cui ricavare un fondo che alimenti sia la ricerca sia il taglio del cuneo fiscale. A questo, si affianca l’idea di utilizzare la Cassa depositi e prestiti per finanziare l’innovazione e l’intenzione di potenziare le misure già varate durante l’attuale governo a favore degli imprenditori under 35, nonché di riconoscere alle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato una detrazione dei contributi per i primi cinque anni 
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Realizzabilità: MEDIA

SCELTA CIVICA 
Occorre aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione, attraverso il credito strutturale di imposta. «Bisogna facilitare l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovere misure che facilitino la crescita dimensionale delle nostre imprese». Si punta anche a far emergere un vero mercato dei capitali di rischio, in particolare seed capital, a migliorare la proiezione internazionale delle imprese medio-piccole e avvicinare il livello di investimenti diretti esteri alla media europea 
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

MOVIMENTO 5 STELLE 
Non c’è un riferimento diretto alla politica industriale e alla crescita. Tra le varie proposte, figurano agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazione energetica effettuati a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava. Nelle tlc, statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia e impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
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Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Agevolazioni fiscali per le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. «Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy». Creazione di «posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile». Sulle tlc, accesso a Internet gratuito per le giovani generalzioni 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Ampio spazio a un aggressivo programma di liberalizzazioni. Sull’elettricità, in particolare, si propone di rivedere le norme esistenti finalizzate al perseguimento di obiettivi di politica industriale. Nel mirino: i sussidi alle imprese grandi consumatrici di energia elettrica (in particolare Trenitalia); i sussidi alle imprese di generazione; le modalità di incentivazione all’installazione di pannelli fotovoltaici su piccola scala. In agricoltura, si punta a riformulare il sistema di aiuti della Pac 
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

 

Infrastrutture:

Infrastrutture

 

PD-SEL-PSI 
Sostegno a Tav e rete a banda larga. Piano straordinario triennale con investimenti locali per 7,5 miliardi, anche con la partecipazione dei privati, per realizzare piccole opere di pubblica utilità, in particolare scuole e ospedali, attraverso l’allentamento del patto di stabilità interno. Il 60% dei fondi verrà dai tagli alla Difesa e il restante 40% dai fondi strutturali europei. Coinvolgimento dei privati per cui si dovranno allargare gli incentivi fiscali attuali. Sì alla riconferma dei bonus 50 e 55% 
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Realizzabilità: ALTA

PDL-LEGA 
Completamento della Tav, a partire dalla Torino-Lione, e potenziamento della rete esistente. Credito di imposta per lo sviluppo delle infrastrutture in project financing. Nuova legge obiettivo per snellire le procedure. Potenziamento di logistica e trasporto merci. Progetto “Adotta una infrastruttura”: chi finanzia un progetto infrastrutturale, di un elenco stabilito dallo Stato, può detrarre dalle imposte il 90% del contributo e partecipare alle attività di controllo della realizzazione dello stesso
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: MEDIA

SCELTA CIVICA 
Più investimenti pubblici in infrastrutture. Rafforzare le reti a banda larga e le smart cities. Riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche. Introdurre l’istituto del “dibattito pubblico” nelle procedure decisionali sulle infrastrutture. Grande piano di gestione integrata delle acque, per tutelare il territorio dal rischio sia di dissesto idrogeologico che di carenza idrica. Proroga degli incentivi su ristrutturazioni ed efficienza energetica fino al 2015 per favorire l’edilizia eco-sostenibile
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

MOVIMENTO 5 STELLE 
Blocco immediato della rete ferroviaria Tav in Val di Susa. Blocco del Ponte sullo Stretto. No ai termovalorizzatori. Sviluppo di tratte ferroviarie per pendolari. Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane. Copertura nazionale di rete per la banda larga. Potenziamento delle centrali termoelettriche e incentivi alla produzione di energia con fonti rinnovabili. Sviluppo di reti di piste ciclabili protette estese a tutta l’area urbana ed extra urbana 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Investimenti per lo sviluppo della banda larga (gratuita per i fruitori). Stop alla realizzazione della rete Tav e del Ponte di Messina. Piano delle piccole opere. Sostegno ai green jobs in tutte le filiere produttive. Interventi per la mobilità sostenibile. Stop al consumo di suolo. Stop alle deroghe ai Piani regolatori. Obbligo di pianificazione strategica. Piano straordinario per il risanamento idrogeologico
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: MEDIA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Maxi programma di liberalizzazione completamente finalizzata a un’apertura alla concorrenza solo tra operatori privati – nei settori, tra gli altri, delle ferrovie, del trasporto pubblico locale, dell’energia elettrica e del gas, dei porti e degli aeroporti. Definizione degli oneri di urbanizzazione in misura pari ai reali costi delle opere necessarie. Destinazione degli oneri di urbanizzazione alle opere necessarie a garantire la qualità della vita delle aree di nuova edificazione 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: MEDIA

 

Semplificazione:

Semplificazione

 

PD-SEL-PSI 
Il piano anti-burocrazia per le imprese parte dall’ampliamento degli spazi concessi all’autocertificazione. Che dovrà diventare la regola per l’apertura di nuovi stabilimenti. I controlli da ex ante diventeranno ex post. Faranno eccezione le attività a elevato impatto ambientale. Per produrre efficienza e risparmi il Pd propone piani industriali per ogni singola amministrazione pubblica. Più potere di autogoverno locale che dovrà superare le duplicazioni attuali 
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

PDL-LEGA 
Alla proposta di una generale semplificazione degli adempimenti fiscali delle Pmi, degli artigiani e dei lavoratori autonomi si affiancano la sostituzione dei controlli ex ante con quelli ex post e la revisione dei premi Inail sulla base di un sistema di bonus/malus. Per incentivare le pubbliche amministrazioni a rispondere nei tempi alle istanze dei cittadini verrà introdotto un sistema sanzionatorio per colpire le Pa inadempienti 
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

SCELTA CIVICA 
Il premier uscente punta ad avviare una consultazione pubblica nei primi 100 giorni di governo per individuare le «100 procedure da eliminare o ridurre con priorità assoluta». Previste misure semplificatorie ad hoc per le imprese sul fronte giustizia. I rapporti con la pubblica amministrazione dovranno essere improntati a un principio di trasparenza assoluta modellato sulla base del Freedom of information act del mondo anglosassone. In agenda semplificazioni per il sistema tributario 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: ALTA

MOVIMENTO 5 STELLE 
L’eccesso di burocrazia ha un costo immenso, deprime lo sviluppo, fa fuggire le imprese italiane all’estero, e quelle straniere evitano gli investimenti nel nostro Paese, ingabbiato in milioni di commi legislativi, in decine di milioni di circolari interpretative. Grillo propone interventi trasversali. In tema di energia semplificazioni per i contratti di ristrutturazioni energetiche a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio energetico che se ne ricava
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Un occhio di riguardo viene riservato alle Pmi, in particolar modo quelle operanti nell’artigianato o in agricoltura. Attraverso l’avvio di un piano di rinascita del Paese che faccia della lotta alla «burocrazia soffocante» uno dei suoi capisaldi. Nel programma si fa fatica a individuare delle misure di semplificazioni ad hoc per i cittadini. Se si eccettua l’intenzione di garantire l’accesso a internet gratuito per le giovani generazioni nell’ambito del piano per la diffusione della banda larga 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Per le imprese è fondamentale affrontare il problema delle inerzie della Pa. Il silenzio-assenso e le denunce di inizio attività non sono sufficienti. Servono percorsi alternativi che consentano di pervenire a una decisione unica e definitiva. Tra le semplificazioni amministrative per i cittadini al terzo posto degli interventi per la crescita “Fare per fermare il declino” mette nero su bianco la semplificazione del sistema tributario 
Efficacia: ALTA
Realizzabilità: MEDIA

 

Sanità:

Sanità

 

PD-SEL-PSI 
Stop a tagli e definanziamento del Ssn: nel settore si deve investire di più, aggredendo sacche di spreco, inefficienze e cambiando la governance. Per i nuovi ticket (2 miliardi in più dal 2014) puntare a soluzioni alternative. Abolizione del ticket sulle visite specialistiche. Altolà ai tagli lineari (spending). Riconoscere il ruolo trainante dell’industria, a partire dal farmaceutico, con una programmazione di 3-5 anni. E ancora: partiti fuori dalle nomine
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: MEDIA

PDL-LEGA 
Nel Welfare in generale, si dice di voler puntare sulla sussidiarietà, con un accenno chissà se valido anche per la sanità al «buono-dote e credito d’imposta per la libera scelta nei servizi del Welfare». Cambiare la legge Basaglia del 1978 sulla salute mentale, possibile richiesta di cambiare la spending review e di tutelare i medici dai rischi clinici. Fare la legge sul biotestamento. Rapporto pubblico-privato da riequilibrare, nel segno della par condicio 
Efficacia: MEDIA
Realizzabilità: BASSA

SCELTA CIVICA 
Assicurare l’universalità delle cure, ma con un forte recupero di efficienza del sistema. Definire con precisione le prestazioni da garantire nello stesso modo a ogni latitudine. Ticket sostituiti con una franchigia legata al reddito Isee. Cure h24 modello Balduzzi e taglio dei posti letto negli ospedali. Nuove regole di riparto, stop all’invadenza dei partiti. Garanzie ai medici sul rischio clinico. Regole chiare nel rapporto pubblico-privato, definendo le prestazioni dei Fondi integrativi 
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Realizzabilità: MEDIA

MOVIMENTO 5 STELLE 
Garantire a tutti l’equità e l’accesso alle prestazioni essenziali, anche con ticket proporzionali ai redditi. Monitorare e correggere la devolution. Promuovere i farmaci fuori brevetto e prescrivere solo per principio attivo, niente incentivi economici agli informatori scientifici. Non consentire ai medici pubblici di operare nel privato, incentivandone la permanenza nel Ssn, premiando il merito anche con tetti massimi nell’attività privata 
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: MEDIA

RIVOLUZIONE CIVILE 
Rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale. Con un’attenzione particolare alla non autosufficienza. No ai tagli lineari indiscriminati contro i cittadini e le eccellenze. Eliminare tutte le misure che hanno favorito la sanità privata. Investire nella prevenzione, restituire un ruolo attivo ai Comuni, rivedere la rete ospedaliera con meno tagli dei posti letto, ma creando cure e servizi territoriali. Impedire il doppio lavoro nel pubblico e nel privato, nomine per i manager svincolate dalla politica
Efficacia: BASSA
Realizzabilità: BASSA

FARE PER FERMARE IL DECLINO 
Eliminare le sacche di spreco con iniezioni di concorrenza a vasto raggio tra il sistema pubblico e il privato. Sulla falsariga del modello seguito dalla Germania dove l’aumento della componente privata rispetto a quella pubblica avrebbe consentito di contenere meglio i costi. Tra gli sprechi, massima attenzione a quelli legati all’acquisto di forniture da parte di Asl e ospedali. Rilancio e massima attenzione al ruolo delle industrie di settore. A cominciare da quella farmaceutica
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Realizzabilità: BASSA

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