Dalla Cina con terrore. Un esempio per l’italia dell’occupazione

Impiegati cinesi in punizione

Amici, la curiosa notizia che sto per darvi la dice lunga circa la progressiva crescita del divario tra noi e i cinesi in materia di gestione del personale in azienda (chiaramente a nostro discapito!) e conferma quanto la “cruda” interpretazione di tale settore sia stata determinante per il loro dominio sulla scena mondiale.

Quante volte a lavoro, le nostre mansioni sono state mortificate da un collaboratore lento, incapace ma soprattutto pigro che ha finito per rimandarci a casa con una gastrite da stress? In quelle occasioni non avreste voluto (se non ucciderlo!) punirlo severamente? Ebbene, i cinesi non ci hanno solo pensato ma lo hanno messo in pratica, escogitando un rimedio la cui efficacia è stata confermata dal mercato.

Il soggetto in questione è l’azienda di alimentari di Chengdu, capoluogo della provincia sudoccidentale del Sichuan cinese, dove nella giornata di ieri le condizioni atmosferiche non sono state delle migliori. Il manager dell’impresa ha deciso di reclutare in massa una ventina di svogliati impiegati di marketing, lasciarli in calzoncini corti e a dorso nudo, farli correre lungo l’intero viale della megalopoli e dirigerli da una limousine nera ben lucidata in testa al gruppo. Il Quotidiano del Popolo ha spiegato che i dipendenti sono stati puniti per non aver raggiunto gli obiettivi di vendita nel 2012.

La sanzione è stata concordata con il management della società ed ha previsto dieci chilometri di corsa per i maschi, in tenuta da spiaggia, e cinque per le femmine, alle quali è stato concesso di indossare una tenuta più castigata ma allo stesso modo “proibitiva”, perché potessero patire il freddo e rigenerarsi.

Lo so, state tutti pensando che dalle nostre parti un’azione del genere subirebbe aspre critiche e, con tutta probabilità, sarebbe perseguibile di sanzioni da parte del nostro singolarissimo sistema giudiziario.

Gli imprenditori italiani (specie quelli del meridione), però, prendano appunti… Chissà che punizioni simili possano “risvegliare le coscienze” di certi lavoratori (da Roma in giù rappresentano la maggioranza) che affossano la nostra economia, negando ai più meritevoli di risollevarla…

A volte l’“inettitudine a tempo indeterminato” va regolata con qualche calcio nel culo. 

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