Trapani: ritorno all’Apartheid

Amici, io sono sconcertato da quanto letto stamattina. Siamo nell’anno 2013 e quotidianamente parliamo d’Europa, di politiche d’integrazione, di modernizzazione, di rilancio delle classi meno abbienti, di sinergie economicamente e socialmente evolutive tra diversi popoli e nazioni, di microcredito, eccetera eccetera.

Eppure in Italia che chi getta il seme per un ritorno alla segregazione razziale. Accade a Trapani, dove il presidente della VI Commissione Consiliare del Comune, Andrea Vassallo, propone un’iniziativa a suo avviso “socialmente utile”, un bus per soli uomini di colore.

In una nota, il dichiarato socialista scrive che “la commissione Problematiche territorio urbano, da me presieduta, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente dell’Atm”, l’azienda per il trasporto pubblico locale. Nell’occasione “particolare risalto è stata data alla linea che svolge il servizio di trasporto per Salinagrande che, com’è noto, raccoglie il flusso degli immigrati che si reca verso il centro di accoglienza”. “A tal proposito – continua il consigliere – sono state rappresentate le numerose lamentele degli abituali viaggiatori indigeni della tratta, i quali riferiscono di comportamenti poco civili adottati dagli immigrati che spesso creano e alimentano all’interno del bus un clima di tensione tale da lasciar presagire, prima o poi, il verificarsi di episodi spiacevoli”. Pertanto, conclude Vassallo: “Opportuno sarebbe, a parere della commissione, valutare l’ipotesi di istituire un servizio di trasporto esclusivamente dedicato a essi, da sottoporre a controllo da parte della polizia, al fine di scongiurare i pericoli di ordine pubblico che potrebbero malauguratamente ingenerarsi”.

Ragazzi io a questo punto vi chiedo, da un punto di vista concettuale e culturale, che differenza passa tra quanto su scritto e quella politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra, rimasta in vigore fino al 1993 e inserito successivamente nella lista dei crimini contro l’umanità, denominato Apartheid? 

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