Il Papa si dimette: “Sento il peso dell’incarico”. …E se la causa fosse diversa?

Amici, prima di iniziare la nostra riflessione sulla notizia del secolo o, sarebbe più opportuno dire, degli ultimi secoli (considerando che era dal 1294, pontificato di Celestino V, che un Papa non abdicava), che vede le dimissioni annunciate oggi di Papa Benedetto XVI, leggiamo attentamente il discorso completo:

“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Per dovere di cronaca, dall’account che lui stesso aveva  creato per il sito di microblogging, Benedetto XVI (@pontifex) posta l’ultimo tweet: “Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio. Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi”.

Riesaminiamo insieme alcune pillole del discorso…

Joseph ha dichiarato di non riuscire più a sopportare il peso della responsabilità che tale incarico sottintende; che non gode più delle condizioni fisiche, psichiche ma soprattutto spirituali per guidare la Santa Chiesa. Poi continua con altre affermazioni retoriche: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti”, eccetera eccetea… Che uno non riesca più a spostarsi in giro per il mondo perché vittima di reumatismi ed altri acciacchi dovuti all’età può essere comprensibile, anche se non giustificato considerata l’importanza degli “spostamenti” di cui parliamo. (Qui mi verrebbe in mente mia nonna, che alla tenera età di 93 anni provava ancora a girare a piedi per la città alla ricerca delle sue amatissime sigarette nonostante l’osteoporosi incalzante. Se penso a questo non vedo perché l’uomo più potente del mondo non possa di tanto in tanto prendere un aereo per dare speranza all’umanità).

In merito alla debolezza di carattere psicologico, o ancor peggio spirituale, (“non riesco a reggere il peso dell’incarico”), bé questo desta in me grande perplessità ed apre la strada a nuove e ben diverse ipotesi da attribuire alle cause dello storico ritiro…

Sono convinto che in tanti si stiano domandando se le cause divulgate in corso di conferenza stampa da padre Federico Lombardi, siano vere o le uniche vere… E’ chiaro, però, che nessun organo di stampa proverebbe a mettere in dubbio la parola di Joseph, così in queste ore non fanno altro che ripetere come un mantra il virgoletatto qui pedissequamente riportato.

Ragazzi io sono di un avviso differente… Non risale a molto tempo fa la notizia resa nota da Wikileaks che vedeva i massimi esponenti della Chiesa implicati nello scandalo sulla pedopornografia… Ce lo ricordiamo tutti no? E se un nuovo scandalo, ancora più raccapricciante, covasse tra le mura Vaticane e coinvolgesse tutti, “ma proprio tutti” i suoi membri, sensibilmente ricattabili? E se ci trovassimo di fronte a una strategia “(macro)politica”? Pensandoci bene non si tratterebbe di un episodio isolato nella nostra dell’umanità… 

…Credo che non ne sappiamo ancora nulla e, se l’esperienza non ci inganna, non ne sapremo mai. Ma una cosa è certa: Non ci scandalizzerebbe.

Ci siamo abituati a ben altri scempi, ci abitueremmo anche a questo…

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