Campagna elettorale: dall’Italia agli States, la musica non cambia…

Amici, non so voi ma io sono veramente stanco di sorbirmi le solite cantilene. Il video racconta di un Berlusconi che promette non sono di eliminare l’Imu dal programma di Governo ma di risarcire gli italiani della somma equivalente a quella versata nel 2012 per questa tassa. Ma il punto non è questo. Oggi è Berlusconi, domani il collega del partito opposto che propone un’altra cosa. Allora mi chiedo e vi chiedo: se è tesi ormai più che consolidata che si tratti di demagogia pre elettorale o, comunque, di manovre sostitutive, nel senso di “togliere da una parte e mettere dall’altra”, perché i politici si ostinano ad utilizzare quest”atavica’ strategia comunicazionale? Presa coscienza del fatto che non attacca più, perché non si decidono a raccontarci ciò che davvero siamo disponibili ad ascoltare, i programmi concreti, fattibili per tutti?

E’ chiaro che se le strategie restano inalterate nei decenni è perché alla base esistono degli studi che dimostrano la loro rinnovata efficenza. Nessuno oggi si muove per puro istinto. Ma a questo punto inizio addirittura a pensare che tali studi non vengano aggiornati…   

La tematica descritto, travalica i confini nazionali e raggiunge quelli oltreoceano, gli States ad esempio. Provate a cliccare qui in basso: a cosa vi rimanda quest’immagine? Vi do un indizio: “C’era una volta la campagna contro la proliferazione delle armi…”.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2013/02/02/pop_obama-skeet.shtml

…Senza parole.

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