“Aiutati che Dio ti aiuta”

Ieri il nostro Presidente del Consiglio ha dichiarato di avere molto a cuore il tema della disoccupazione giovanile, che assieme alla sua squadra di super tecnici ha tentato tutte le possibili strategie per abbassare la percentuale ad essa riferita che, nella migliore delle ipotesi, sfiora il 30%, ma che allo stato delle cose non esiste medicina per venirne a capo.

Ergo, moriremo di disoccupazione…

“… Io sono molto sensibile al problema della disoccupazione, specie di quella giovanile, ma non ritengo che il Governo potesse fare diversamente da quello che ha fatto. Le politiche economiche del governo non sono la causa dei fenomeni negativi che vogliamo rimuovere (recessione e disoccupazione). L’auspicio – ha detto il Premier – è che il 2013 sia l’anno degli investimenti sul capitale umano con uno sforzo di tutti per affrontare temi come la disoccupazione giovanile. Il mio desiderio – ha continuato Monti – è che le imprese facciano uno sforzo particolare per immettere il maggior numero di giovani possibile nel circuito lavorativo, sfruttando la riforma del mercato del lavoro. Per questo – ha sottolineato – serve che concorrano tutte forze del paese e soprattutto le imprese, anche perché se lo stato da solo non può risolvere ogni problema, ciò non vuol dire che possano gli italiani, e soprattutto i giovani, cominciando dalla disoccupazione giovanile”.

In buona sostanza: “Iniziate a risolverli da soli i vostri problemi, che poi magari (con estrema calma!) vi diamo una mano”.

Io direi che abbiamo la fortuna di avere un Governo che non ce le manda a dire, che non si perde in ancestrali demagogie ma che, al contrario, ci sbatte in faccia le cose come stanno. E allora, che facciamo ancora qui? Chi, o cosa stiamo aspettando?

Non so voi, ma tra le righe ci leggo un messaggio chiaro: “Cambiate paese”.

“Aiutati che Dio ti aiuta”

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