1° gennaio 2013: iniziamo con i fatti

Amici di Obiettivo Giovani,

basta con i rituali discorsi di inizio d’anno del Presidente della Repubblica o del Papa che assomigliano sempre più all’agendina dei buoni propositi per l’anno nuovo, con un tocco di noiosa demagogia nel primo caso e di miope anacronismo nel secondo. Ascoltando i rispettivi discorsi non è difficile cogliere la presa per il culo che si cela tra le righe.

Napolitano inizia rielaborando le (in)azioni del Governo prematuramente caduto, connotandole di una concretezza alla quale nemmeno più lui crede e conclude con quelle riforme che non sono state ancora ultimate (praticamente tutte). Benedetto XVI fa lo stesso romanzando e implementando le nostre vite di contenuti biblici che rapportati alla vita di oggi assomigliano sempre più a una favola.

A dispetto di tante tristissime sviolinate, direi invece di inaugurare l’anno all’insegna della concretezza, riflettendo sull’azione di pace di un Giovane che ha appena dato il buon esempio al mondo. Sto parlando del leader della Corea del Nord, Kim Jong-un. Oggi è apparso alla tv di Stato per un discorso di inizio d’anno annunciando la necessità di una riappacificazione con la Corea del Sud. Le due nazioni, ufficialmente, non hanno mai firmato un trattato di pace, dalla guerra del 1950-1953. Ecco, questo significa “iniziare col piede giusto”, proporre da subito un’azione concreta per migliorare la vita di tutti.

Caro Governo dell’imminente futuro cogli questo esempio. Non ci aspettiamo che risolva il problema della pace nel mondo, ma un’azione reale volta al miglioramento delle nostre vite, si. Oggi è iniziato un nuovo anno, stupiscici… Forza! 

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