Politica e cittadini: una forbice sempre più larga

Incomunicabilità

Amici, anche oggi uno dei lavori elaborati dall’Eurispes (“Rapporto Italia”) ci viene in soccorso. Questa volta per fornirci i numeri riferiti alla distanza esistente tra noi e i contenuti programmatici che i nostri politici intendono forzatamente propinarci. Uno scisma che, nella fattispecie, fotografa l’emancipazione del popolo italiano, specie quello giovane, rispetto a temi come i diritti delle coppie e dei gay, le droghe (assenti nell’agenda delle prossime Elezioni), nei confronti degli obsoleti programmi elettorali. Parliamo di temi etici che però, nel rapporto con la realtà, solo “etici” non sono, considerando che finiscono per riflettersi in maniera piuttosto incisiva nel quotidiano… 

Quella che emerge è una popolazione che da un lato risulta impoverita mentre dall’altro si dimostra sempre più incline a una laicità di fondo sui temi “eticamente sensibili”.

Iniziamo dal consumo di droghe. In Italia sono 5 milioni di persone, tra fumatori abituali e no, con una percentuale che sale al 18% dei giovani fino a 35 anni. Poi c’è la procreazione medicalmente assistita, sulla cui sorte, sette anni fa si consumò il fallimento più bruciante della storia dei referendum, quando il quorum abbatté ogni ipotesi di modifica della legge 40. Oggi il 79,4% degli italiani è propenso a individuare ulteriori possibilità per realizzare il desiderio di maternità. Come prevedibile, rispetto alla fecondazione assistita i più favorevoli sono gli italiani che si considerano di sinistra (86,7%) e di centro-sinistra (86,4%). Ma stupisce (e forse non dovrebbe) il dato degli elettori di centro-destra (83,3%) e di destra (72,1%) e centro (71,1%). Stessa tendenza, con una progressione degna di nota, per chi si dichiara favorevole all’eutanasia: dal 50%del 2012 si passa all’attuale 64,6%. E così anche il testamento biologico registra un aumento di consensi, di oltre dieci punti percentuali: dal 65,8% dello scorso anno al 77,3% del 2013. Questione diversa per il suicidio assistito: rimane contrario il 63,8% degli italiani (lo scorso anno era convinto di questo il 71,6%), ma ottiene comunque il favore del 36,2% (contro il 25,3% del 2012).  Al contrario, il 77,2% degli italiani, finora ignorato dalla politica, è pronto e favorevole alla tutela giuridica per le coppie di fatto. 

…Chiediamoci insieme in che modo possono decidere per la vita di ognuno di noi dei soggetti che sono decisamente “indietro” rispetto al nostro modo di pensare (e di vivere!).

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