“Snipping”: l’uccisione volontaria di bambini vivi. Ma i giornali non se ne accorgono…

Kermit Gosnell, ideatore dello "snipping"
Kermit Gosnell, ideatore dello “snipping”

Amici, la notizia che riguarda la nuova e storica elezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica e quelle che vi gravitano attorno sono giornalisticamente di assoluta importanza, è vero… Ma ciò non giustifica il fatto che certi avvenimenti debbano occupare quasi tutto lo spazio disponibile di un quotidiano! E’ ciò che ho potuto constatare questa mattina leggendo il Corriere della Sera.

Ci risiamo, la notiziabilità resta un problema in Italia. Sempre più spesso, nel mondo, accadono episodi inimmaginabili da ogni punto di vista… E sempre più spesso questi non vengono riportati dai nostri organi di stampa.

In uno scenario simile, a metterci una pezza è la rete. Ma con un modus vivendi tradizionalista, per certi versi obsoleto, come il nostro, la gran parte della popolazione si nutre dei media consueti (e desueti).

Per fare maggiore chiarezza, intendo oggi riportare una notizia sottovalutata (o volutamente trascurata!) che sta facendo il giro del mondo, ma che dai noi è passata in volo radente…

Il titolo è: “The Intentional Killing of Viable Babies” (L’uccisione volontaria di bambini vivi). Si tratta di una vicenda di cronaca agghiacciante che vede protagonista un medico abortista di Philadelphia e una clinica dove avvenivano una serie di orrori inimmaginabili.

Il dottor Kermit Gosnell praticava aborti fuori dai termini previsti per legge nella Women’s Medical Society di Philadelphia, dove operava e di cui era proprietario, ma nessuno avrebbe immaginato che dietro quella formula illegale si nascondessero tali orrori. I fatti risalgono al 2009. I testimoni (tra i quali anche diversi imputati nel processo) parlano di utilizzo di attrezzature non sterilizzate, di ambienti sporchi, di metodi barbarici che prevedevano di tagliare con le forbici la colonna vertebrale dei piccoli (il “medico-diavolo” lo chiamava snipping), di feti congelati o a brandelli, conservati in confezioni di succo di frutta o in contenitori di cibo per gatti. Nel 2010 l’FBI entra nella Philadelphia Women’s Medical Society, alla ricerca di prove riguardo una vicenda di medicinali venduti illegalmente, ma si trova di fronte a un film dell’orrore: decapitazione infantile, pianti di bambini ed altri orrori…

Nella clinica del dottor Kermit Gosnell, secondo il personale infermieristico e altri testimoni, molti bambini sono stati di fatto uccisi dopo la nascita, dopo aver subito il taglio della colonna vertebrale con un paio di forbici o con altri metodi agghiaccianti. E in questi giorni sulla stampa straniera stanno emergendo tutti i dettagli della vicenda, compreso uno dei metodi abortisti più utilizzati, consistente nel far partorire anticipatamente le donne che espellevano il feto sedute sul water. Secondo una delle testimonianze è persino capitato che un neonato cercasse disperatamente di riemergere dall’acqua del water, assecondando vanamente l’istinto di sopravvivenza che si possiede già appena nati.

Stephen Massof, vice di Gosnell, è stato tra i primi testimoni (ve ne sono molti, tutti anche imputati, compresa la stessa moglie di Kermit Gosnell) a parlare del taglio disumano del midollo effettuato sulle creature ed è ora in carcere, condannato per la morte di due neonati. Pare anche, secondo Massof, che l’età del feto venisse contraffatta grazie ad apparecchiature che lo facevano sembrare più indietro nello sviluppo. Né chiaramente veniva osservato il protocollo che vorrebbe che la donna riceva un’accurata consulenza psicologica e medica prima di avviare la procedura di interruzione. Sempre secondo i testimoni, ogni tanto Gosnell ironizzava sulle dimensioni dei feti uccisi. Come nel caso di Baby-boy A, sette mesi e mezzo di gestazione, ucciso e poi rinchiuso in una scatola da scarpe dopo che il dottor Gosnell aveva commentato: “E così grande che potrebbe accompagnarmi alla fermata del bus”. Mentre Baby-boy C, vittima dell’orripilante snipping, come prima e unica cosa nella sua breve vita ha visto un paio di forbici.

Adesso inizia il processo (per l’esattezza è iniziato il 18 marzo) in cui il settantaduenne Kermit Gosnell è accusato della morte di sette bambini nati vivi e di una donna di 41 anni, di abuso di cadavere, di uso indiscriminato di farmaci, di concorso a delinquere finalizzato all’omicidio e di corruzione.

Che dite, vale la pena conoscere un fatto del genere?

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